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venerdì, novembre 18, 2005

Il vetro (di Dontbeafraid da Blog: Non Perderò!)

E’ quella cosa che divide le persone, per cui molta gente si guarda, ma non si parla. Lo costruiamo noi perché ci fa comodo, ci tiene sicuri, ma allo stesso tempo ci imprigiona.

Il mio vetro ,fino a poco tempo fa, era un monitor del pc, potevo guardare, ma non essere guardato, e così guardavo uomini e donne fare quello che facevano, recitare il loro copione, vendere sesso a sconosciuti che li guardano attraverso un monitor eccitandosi e gemendo, esattamente come fanno le prostitute sulle strade delle periferie romane.

E’ duro romperlo questo vetro, però a volte il vetro serve con alcune persone nel senso di confine, perché alla gente non bisogna permettere di prendersi alcune libertà nei nostri confronti. Devono rispettarmi e così rispetto loro, altrimenti possono andare a farsi friggere.

Con alcune persone si può aprire uno spiraglio, ma noi possiamo allargarlo o chiuderlo, secondo il nostro intuito e le nostre esperienze.
Nella mia vita sono stato ferito tanti anni fa.
A. era il mio grande amore.

A lei ho dedicato tutto me stesso, a lei ho permesso di fare di me tutto ciò che volesse.

Con lei ho provato emozioni mai vissute prima, ho scoperto terre e continenti di cui non credevo possibile nemmeno l’esistenza, ma cosa maggiore le ho dato la mia anima, le ho detto cose di me che non avevo mai detto a nessuno, le ho aperto spazi del mio cuore che non avevo mai aperto a nessuno.
A. adesso è uscita dalla mia vita.

A. ed io eravamo arrivati ad un bivio, un pomeriggio di un’ estate di tanti anni fa.

A. ha scelto una strada, la sua strada, una strada che voleva percorrere , e che sta percorrendo, senza di me.


non volevo non potevo no non ci potevo credere sono entrato in disperazione paranoia angoscia rabbia e depressione ho creato muri eretto vetri creato barriere no il mondo non lo volevo più la vita non la volevo non la volevo non volevo più vivere perché ogni cosa aveva perso un senso stavo male male e avevo rabbia dentro che non esplodeva e faceva male male male.

Sono stato vigliacco, ad un certo punto della mia vita.

Dovevo e potevo lottare, credere in me, pensare che avevo enormi capacità di amare, di dare affetto a una donna , di saperla capire amare abbracciare baciare farla urlare di piacere.

Invece mi sono preso e buttato per un vortice immondo, rifugiandomi dietro un vetro di uno squallido computer, dietro finti esami, dietro bugie e castelli di bugie, dietro incomprensioni e falsi amici.


Adesso mi guardo indietro. E’ stata la mia vita in fondo, ma ho chiuso con questa vita che non era vita e che sapeva di morte.

A. non ci sarà più vicino a me, va bene, ma ho scoperto che io ci sono, invece, io ci sono e non me ne andrò via un’altra volta, perché domani ci sarà un’altra lei e perché oggi ho me e tutto l’affetto l’entusiasmo e la carica che posso dare a chi mi sta vicino e che mi vuole bene.

E allora di questo bene che ho dentro e che ho scoperto me ne do una parte una piccola parte perché da lì voglio decollare verso un’ amore una famiglia e un futuro ancora più grande.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ehilààà! sì, è multicentrum. ehm... marshmallow=cotone dolce, solo in inglese! :)

7:05 AM  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Marco, non sai quanto mi ha fatto piacere veder pubblicato il mio post sul tuo blog.

Lo romperemo questo vetro, vedrai!

DbA

8:01 PM  
Blogger Mark Van Holy said...

Ciao Goomba,
qui niente politica solo impressioni di tempo.
Mi fa piacere che tu legga il mio Blog ma per imparare l' Italiano ti conviene studiare su di un buon libro che io non son maestro letterario, tutt' altro.

8:02 PM  
Blogger Mark Van Holy said...

V. ricorda che se non basta il multicentrum c' e' sempre il SupraDyn, il top in potenza. sempre che tu voglia restare in farmacia..

Cotone dolce.. riflettero'.. sara' come lo zucchero filato..

8:06 PM  

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